Charles Diehl
Ashot Khachatryan

Per gli anni seguenti ha acquistato confessione dei colleghe e spettatori –quello dimostrano le molte esposizioni di cui le undici sono personali. Le opere del pittore sono al Museo Sn. Echmiadzina in Armenia, al Museo della citta’Erevan, nel ufficio del Ministero degli Affari Esteri della Russia a San Pietroburgo, nelle collezioni private nei molti paesi.

La sua tavolozza e’improntata di sensazione del colore –aperto, vivo, acceso, intenso, pieno d’inflessione. Ashot Khachatryan e’ arrivato al trionfo della plastica pittoresca, passando evoluzione dal colore aperto, smagliante acceso al colore piu’ opaco, pieno di tonalita’. Come dice il professore Vera Razdolskaya, questo non impedishe di mantenere un senso concettoso di composizione figurato dei quadri.

Trattando i generi preferiti di ritratto, natura morta, paesaggio, Ashot ogni volta trova una nuova risoluzione pittoresca plastica per la scopertura del’immagine piu’espressiva sia un autoritratto, dei ritratti dei familiari, una natura morta con fiori e frutti e in particolare dei paesaggi, il tema di cui rimane l’Armenia. Con gran magistero pittoresco il pittore dipinge dei montagni, alberi, palazzo e tempi ricreando l’immagine della terra nativa. Ńon successo e leggerezza assolve dei gravi compiti del colore, lavorando virtuosamente in particolare con i cilori verde e rosso.

Una scrittrice e pittrice Irina Dudina nota che ogni tanto nei quadri di Ashot ci presenta “una pittura quasi astratta pero’chissa perche nasce un sentimento di riconoscimento e verita’”.



Queta esposizione dove presentano i quadri dipinti durante un viaggio per una delle piu’belle citta’dell’Italia –Firenze –ci scopre le faccie nuove del talento pittoresco di Ashot Khachatryan, rappresenta una persona sincera, brava e amichevole, sempre aperta per l’ammirazione della bellezza della natura e per i rapporti d’amicizia.

L. Zelisceva
Candidato della scienza dell’arte









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